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Negli anni 30, Un cronista del Corriere della Sera scriveva a proposito di un concorso per la rinascita dell'osteria: "Bisogna rivendicare il nome di Osteria, che è andato perdendo il suo vero significato per assumere solo quello di abbeveratoio di vino.

Le vecchie osteria, cresciute sulle strade ai posti di cambio dei cavalli, se potessero ritornare con la loro clientela varia, pittoresca, geniale ,con le loro tavolate fragranti, con quel senso di intimità che chiamava a raccolta, se potessero tornare, dico, bisognerebbe dichiararli subito monumenti nazionali.

Che tornino è impossibile, ma che qualcosa di esse, soprattutto la cordialità E il benessere che offrivano, Possono germogliare ancora nelle nuove, questo non è impossibile nè Inutile.

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Se l'osteria è scaduta, lo è stato anche un po' , per colpa del nostro carattere

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Se le diligenze non corrono più per quelle strade non importa. La felicità sta sempre nella semplicità, sia essa in campagna che in città.

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E allora, Perché non provare l'esperienza di un ambiente semplice, capace di creare un'atmosfera conviviale con la possibilità di rimanere seduti sino alla chiusura del locale, dopo aver assaporato un piatto preparato al momento o di una polenta e godere delle sensazioni che può dare un ambiente dove il tempo sembra essersi fermato

LA VECCHIA SPORTIVA

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